L’ultima Luce è il mio secondo album come solista, uscito nel 2017. Un lavoro al tempo stesso poetico e impulsivo, consapevole e istintivo. 11 brani prodotti da Big Fish in cui sono raccolti pensieri, esperienze di vita e sensazioni.

Rispetto ai miei precedenti lavori ho preferito utilizzare uno stile morbido, puntando su atmosfere suggestive e usando il rap per evadere, a livello di scrittura, dagli stessi stilemi del genere.

Si va dal singolo L’Ultima Luce, che descrive il viaggio che ognuno compie alla ricerca dei propri sogni, per passare a Da Grande, in cui si descrive il bello e il brutto della crescita e del diventare uomini.

In brani come 20% di Anima, invece, immagino un futuro prossimo in cui i sentimenti valgono sempre di meno a discapito della legge dell’apparenza.

Non mancano pezzi più musicali, come Gastroscopia o Cause Perse. Non illudetevi, sono pur sempre filtrate dalla mia ottica distorta e critica. Specie Gastroscopia, che ha diviso i miei fan perché è un brano apparentemente allegro ma che raccolta una realtà pesante come un macigno.

Ogni esperienza di vita viene raccolta e appuntata tra le mie Regole d’Oro, traccia a chiusura dell’album in cui faccio tesoro degli errori che ho fatto per convertirli in nuova energia positiva. O almeno si spera.