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Extrabeat: Scopri Cos’è e Impara a Farlo

Extrabeat: una Guida per orientarsi nel mondo del rap ad altissima velocità.

Cos’è l’extrabeat? è una modalità di rap che permette di andare al doppio della velocità rispetto alla base, creando un effetto strabiliante e quasi ipnotico.

L’Extrabeat per un rapper è una carta importante, perchè sul palco ha un effetto quasi sempre efficace. Come tutte le tecniche, però, va padroneggiata con equilibrio. E in un certo senso si tratta proprio di equilibrio. Sostenere un extrabeat, anche per 30 secondi, non è per niente facile: basta sbagliare una parola per creare un effetto domino di disastri!

extrabeat

Extrabeat: le Origini

Due parole sulla nascita di questo stile. Ci sono moltissimi rappers in tutto il mondo che oggi vanno in extrabeat, ma le origini sono attribuite, ovviamente, agli Stati Uniti. Precisamente, ci troviamo negli anni ’90 nella zona del Midwest, dove i rappers della zona hanno creato un proprio stile in contrapposizione con quello della East e West Coast, che allora la facevano da padrone.

Nel Midwest gli MCs si sono specializzati in un tipo di rap detto “chopper“, slang per il fucile AK-47. Project Blowed Recordings e Dayton Family sono alcune delle realtà dell’epoca, prima che l’extrabeat trovasse consacrazione commerciale con artisti come Bone Thugz n Harmony, Twista e Tech N9ne.

Due dei migliori MCs esperti di extrabeat, però, provengono rispettivamente da New York e Detroit. Sto parlando ovviamente di Busta Rhymes ed Eminem, che ad oggi continuano a fare sfoggio del loro fast rap.

Extrabeat in Italia

In Italia non mancano esempi validi di Extrabeat: da Gemitaiz e MadMan a Salmo, da Nitro a Primo Brown, quasi tutti i rappers si sono dilettati in questa tecnica. Veleno 6 (Gemitaiz e Madman), Kingz Supreme (Machete) e Rhymes (Primo) sono alcuni degli esempi più lampanti. Non mancano esempi un po’ più datati come Tana 2000 (Club Dogo e Dargen d’Amico).

E poi ci sono io: ho partecipato ad Italia’s Got Talent rappando per intero su “Il Volo del Calabrone“, il brano più veloce mai composto. Alcuni rappers non l’hanno considerato rap per l’assenza di un beat in sottofondo. In realtà la sfida è stata proprio quella! Rappare in extrabeat senza batterie che scandiscano il tempo ed uscire dai 4/4, il tempo canonico del Rap. Fortunatamente il pubblico mi ha dato ragione facendomi arrivare in finale!

 

Extrabeat: i Segreti di quest’Arte

Nessun MC ti svelerà mai i segreti dietro questo stile. Durante la mia carriera ho conosciuto molti rappers bravi nell’extrabeat, tutti molto attenti nel far passare questa modalità di rap come qualcosa di magico. In realtà si tratta solo di tecnica ed allenamento… ed ovviamente talento ed inventiva!

Extrabeat: Forma e Significato

Prima di avventurarti nella stesura di un testo in extrabeat, ti invito a prendere del tempo per te e riflettere su ciò che vuoi davvero comunicare. La forma è importante, ma il contenuto lo è di più. Senza una solida base di concetti, il tuo extrabeat non andrà molto lontano. So che il rap ormai parla di cose piuttosto vane, ma ti prego di innalzare il livello di questo genere non solo nella forma ma anche nella sostanza. Fai quindi largo uso di figure retoriche: metafore, similitudini e tutto ciò che l’immaginazione ti suggerisce.

Extrabeat: La Scelta del Beat

Ora che hai focalizzato le cose da dire, concentriamoci sulla scelta della base. Ricordati che dovrai andare al doppio della velocità, quindi inizialmente ti consiglio una canonica base trap, con un tempo intorno ai 70 bpm. Così facendo dovrai andare a 140 bpm, quindi presta attenzione ad incastrare tutte le parole. Quando sarai un po’ più esperto potrai dilettarti con qualcosa di differente: una beat boombap, ad esempio, a 90 bpm: 180 bpm sono una bella sfida, ma con un po’ di allenamento ci puoi riuscire!

Extrabeat: La Scelta delle Parole

Non basta prendere un testo normale e cantarlo più veloce: per fare extrabeat bisogna scegliere al meglio le parole da utilizzare. E questa è una cosa che tutti sottovalutano!

Ognuno di noi ha una bocca diversa, una lingua di forma diversa e qualche difetto di pronuncia, difetti che ci rendono unici. Tutto sta a trasformare queste imperfezioni in armi. Come? Evitando tutte quelle parole o quelle lettere che non riusciamo a pronunciare bene.

Se io, ad esempio, non so pronunciare bene la “S”, eviterò di scegliere parole piene di “S”, per non creare l’effetto “Jovanotti”. Sceglierò, invece, parole che riesco a pronunciare bene, magari con “L”, “M” e tante vocali, così da rendere la strofa più scorrevole.

Studiare i punti per Prendere Fiato

Un bravo MC in Extrabeat non è quello che non respira mai, ma quello che respira senza dare l’impressione di farlo!
Studiati i punti precisi in cui prendere fiato, allenati a rappare la tua strofa e ogni tanto lascia un secondo vuoto per respirare. La respirazione è fondamentale, e bisogna che la voce non esca mai strozzata per dare al pubblico l’impressione che tu padroneggi perfettamente quest’arte.

Ascolta tutti ma fai di Testa Tua

Nel tuo cammino incontrerai tanti finti esperti: “cambia questo” ti diranno, “questo non mi piace”, “io lo faccio meglio”. Sappi che il rap è un genere pieno di personaggi che distruggono invece di costruire. Scrivi le tue strofe, perfeziona il tuo extrabeat, segui la via dell’umiltà, sali sul palco e lasciali tutti a bocca aperta.

In Conclusione

In questa guida introduttiva abbiamo esplorato le basi dell’extrabeat: dalle origini alle prime tecniche per padroneggiarlo al meglio. Se ti è piaciuta, ascolta la mia musica e scrivimi se vuoi saperne di più!

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